12 gennaio 2009


Las CasitecturasArchitettura da indossare





La casa de Victor, La casa de Virginia, La casa de Herminia, La casa de Fernando, La casa de Leonora, La casa de Gudrun, La casa de Marie, La casa de Balduin, La casa de Joana.
Quando ho dovuto scegliere la facoltà universitaria alla quale iscrivermi ero combattuta tra lingue e letterature straniere ed architettura. Anche se ho scelto lingue, l'architettura mi è rimasta nel cuore e rimane per me una delle piu' belle e affascinanti espressioni di genio creativo umano, anche se è un settore di cui non mi intendo affatto. Questo preambolo solo per dire con un pò di retorica che non potevo non rimanere colpita ed affascinata dalle creazioni di Silvia Walz e dalle sue Casitecturas.
Le Casitecturas, come dice la parola stessa sono case/architettura trasformate in bracciali e spille labirintici che evocano i corridoi, le stanze, i muri e le finestre delle abitazioni. Gli spazi quotidiani diventano camere simboliche, pisos in spagnolo, indossate come spille, anelli e bracciali sul corpo come metafora dei ruoli che cambiano e si scambiano tra loro. Il nostro corpo è normalmente ospite in una casa che lo accoglie e lo protegge, ma con queste creazioni diventa colui che ospita immaginari luoghi di memoria, vissuto e convivenza.

La casa de Rinaldo, La casa de Joseph, La casa de Olga, La casa de Maica.



Piso de Alberto, La torre de Isabel, El sobreatico de Heinrich
*****
mi piace molto
(c'è proprio qualcosa che me gusta muchissimo e so cos'è!)

1 commento:

Giulia Boccafogli ha detto...

G-E-N-I-A-L-E!! Bellissimo spunto, e a me piu' che mai gradito! In effetti l'architettura, con tutta la sua ampiezza d'argomento, è piu' che mai affascinante ed eclettica, anche se a me la cosa che piu' ha appassionato e appassiona ora nella professione, è il concetto di progetto. Concetto applicabile ad ogni sitazione, sia che si parli di macro o di micro architettura! Grazie sara per questa bellissima segnalazione!